lunedì 6 maggio 2013

I wet markets cinesi e l'influenza H7N9

I risultati di uno studio su 4 pazienti che hanno contratto l'influenza H7N9 a Zhejiang evidenziano
un trasmissione del virus da animali-uomo. I 4 pazienti sono stati esposti, per motivi lavorativi, al contatto con pollame: uno era un cuoco, un secondo ha macellato polli e due hanno comprato carne di pollo in uno dei tanti mercati cinesi in cui il pollame viene macellato sul posto. Ciascuno di loro ha sviluppato i sintomi dell'influenza H7N9 tra i 3 e gli 8 giorni dopo il contatto con il pollame.

Osservando la curva epidemiologica dell'infezione, la diminuzione nel numero di nuovi casi 
 è immediatamente successiva la chiusura dei mercati a Shanghai, Nanjing e Hangzhou avvenuta a metà aprile.

Credits: Bloomberg

In metà dei casi osservati, i sintomi sono comparsi a 6 giorni dall'infezione.  Questo significa che la chiusura dei mercati ha ridotto il rishio di contrarre il virus H7N9. E il 5 maggio anche tutti i mercati di pollame nella provincia del Guandong sono rimasti chiusi.

I numeri del settore sono impressionati. Negli ultimi 5 anni, il mercato avicolo è cresciuto a un tasso annuo del 7.7% arrivando a produrre un giro d'affari del 75.3 miliardi di dollari.

In Cina, circa il 60% della produzione di pollame proviene da piccole aziende agricole a conduzione familiare. Siamo nella provincia cinese, e le piccole aziende spesso sono i cortili delle case dei contadini dove i polli vengono allevati insieme ad altri animali domestici. In molte aree rurali l'allevamento di animali è stato a lungo incoraggiato come metodo per aiutare i contadini a incrementare il loro reddito. Ma le vaccinazioni e le condizioni igieniche della macellazione non possono essere garantite a questa scala aziendale, come è anche difficile monitorare per esempio l'uso di antibiotici.

Circa l'80% del settore agricolo è fatto da queste piccole aziende a conduzione famigliare e il grande numero
di piccole aziende è il maggior ostacolo all'organizzazione, al monitoraggio e la definizione di standard 
produttivi di qualità. L'espressione diretta di questo metodo di allevamento sono i cosiddetti "wet markets", i mercati in cui i contadini portano i loro animali vivi e li macellano sul posto. Nonostante questo canale di distribuzione della carne sia in declino, i wet markets rimangono tuttavia molto diffusi nelle città più piccole e sono presenti anche in metropoli come Shanghai.

In realtà, per il momento la questione importante rimane quella di capire quale sia la principale riserva di questo virus. Mentre i mercati sono una delle ragioni di diffusione del virus è però importante capire quali e quanti sono gli animali infettati e il meccanismo di trasmissione.


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mercoledì 1 maggio 2013

Origini del virus H7N9


Il primo caso di H7N9 

San Valentino, 14 febbraio. Allo Shanghai No 5 Hospital il primo di tre ricoveri dei membri della famiglia Li: due fratelli di 55 e 69 anni insieme a loro padre, 87 anni, ricoverato il 18 febbraio.
Il 19 febbraio la diagnosi, per tutti e tre, è di polmonite. Il più giovane dei due fratelli muore a fine mese; l'altro ce la fa a guarire. Nessuno dei due risulta positivo all'H7N9; il fratello sopravvisssuto rifiuta però di rifare una seconda volta il test. Loro padre muore il 4 marzo, 14 giorni dopo essere stato ricoverato. Quello di Mr Li (anni 87) è il primo caso confermato di influenza H7N9.

Intanto altri casi si registrano a Shanghai (Mr Wu, un macellaio di 27 anni), nella provincia di Jiangsu
 e a Chuzhou City (provincia di Anhui) a 322 km da Shanghai.  Il 31 marzo la Commissione per la salute nazionale e la pianificazione famigliare cinese notifica al WHO tre casi di influenza H7N9.

Ad oggi il virus è stato identificato in 6 provincie e città municipali cinesi (Shanghai, Anhui, Jiangsu, Zhejiang, Pechino e Henan), e a Taiwan è stato identificato il primo caso oltre frontiera.

1 - H7N9_Infographic_130502
Immagine: H7N9 Infographic (to 1 May 2013) da Random Analytics 

Secondo un report pubblicato su Lancet, allo stato attuale della conoscenza è la prima volta che il sottotipo influenzale H7N9 infetta l'uomo. 


Cos'è un sottotipo influenzale

Il virus dell’influenza è distinto in tipo A, tipo B e tipo C. Il virus A (quello di cui stiamo parlando) circola nell’uomo e negli animali ed è responsabile delle epidemie stagionali e delle epidemie pandemiche. Il virus B, come anche il tipo C, è presente solo nell’uomo, ma mentre il B può essere causa di piccole epidemie, il C dà luogo solo ad infezioni asintomatiche e non provoca epidemie.

Il virus influenzale, indipendentemente se A, B o C, presenta un involucro che contiene due proteine, l’emoagglutinina (H) e la neuroaminidasi (N),  che controllano l'infettività del virus.  L'emoagglutinina è la proteina che codifica l’attacco virale; la neuraminidasi è la proteina che serve per la diffusione delle particelle virali all’interno della cellula ospite.
Queste due proteine di superficie sono caratterizzate da instabilità genetica e possono subire mutazioni minori (drift) resposabili delle epidemie stagionali o mutazioni più estese (shift) che possono portare ad un riassortimento con comparsa di virus nuovi.

Le mutazioni genetiche a carico dell’emoagglutinina e della neuraminidasi determinano i sottotipi del virus influenzale A.

Attualmente negli uccelli selvatici sono stati isolati 16 differenti tipi di H e 9 differenti tipi di N. Questi animali sono considerati la riserva di tutti i sottotipi di virus influenzale. 


Origine del sottotipo H7N9

L'analisi del genoma del virus H7N9, pubblicata sull report di Lancet,  ha portato alla conclusione che questo nuovo virus potrebbe essere il riassortimento di almeno quattro virus diversi: la proteina di superficie H  potrebbe derivare dal virus dell'influenza aviaria circolante tra le anatre; anche per la proteine N si ipotizza un'origine nelle anatre (o negli uccelli selvatici); mentre almeno due virus del pollame del sottotipo H9N2 
potrebbero essere coinvolti per i geni interni. 

I virologi cinesi hanno avanzato un'ipotesi di come potrebbe essere avvenuto il riassortimento dei virus. Il sottotipo H9N2 che circolava nel pollame e nelle anatre della Cina orientale si è probabilmente riassortito con i sottotipi dell'influenza aviaria circolante tra le anatre H7 (presente nei virus degli uccelli selvatici e delle anatre) e N9 (che potrebbe derivare da un virus presente in Europa che poi attraverso la migrazione degli uccelli selvatici verso l'est asiatico è passato alle anatre). Si sarebbe creato così il nuovo sottotipo H7N9. 

Dopo questi eventi di riassortimento, che molto probabilmente hanno avuto luogo a Shanghai o nelle province limitrofe di Zhejiang o Anhui, il nuovo virus ha iniziato a circolare nei polli.